Icona della Vergine Maria Paramythia
Icona d’argento copia esatta dell’arte bizantina. La parte metallica è placcata in argento puro 999 e oro 24K, mentre la parte dipinta è realizzata su tela, secondo il metodo tradizionale dell’agiografia bizantina.
Un anno, all’inizio del XIV secolo, il 21 gennaio, l’Orthros terminò. I padri si ritiravano nelle loro celle per riposare fino all’inizio dei loro ministeri quotidiani. Poi si apriva il cancello del monastero.
Non sapevano che al di fuori di essa erano in agguato i pirati – a quel tempo era una piaga nel Mar Egeo – che l’avevano avvolta, pronti a invadere e distruggere tutto.
L “Abate era solo nel tempio, dedito alla preghiera. All” improvviso sobbalzò quando sentì una voce che non sembrava una voce umana. Stupito, si guardò intorno. Non vide nessuno.
Dopo tutto, non c “era nessuno nel tempio. Eppure qualcuno parlò. Concentrò la sua attenzione e, pieno di paura, si rese conto che la voce proveniva dall” icona della Theotokos.
Tese con riverenza l’orecchio per ascoltare. Sentì allora la voce della Vergine Maria che diceva: “Non aprire la porta del monastero oggi, ma dopo essere salito sulle mura, scaccia i pirati”.
Stupito, l “abate fissò gli occhi sull” icona della Vergine Maria. A quel punto fu testimone di un miracolo incredibile.
La figura della Vergine Maria era viva. Anche il bambino Gesù che teneva in braccio era vivo. Egli mosse la mano destra e chiuse la bocca della sua santa Madre, rivolgendo il suo volto luminoso verso di lei.
Si sentì una dolce voce di bambino che diceva: “No, mamma, non dirglielo. Lascia che siano puniti, come meritano, per aver trascurato i loro doveri solitari”.
Allora la Signora Theotokos, con grande orgoglio materno nei confronti del suo Figlio unigenito, alzò leggermente la mano, strinse la sua manina, inclinò un po’ a destra il suo volto divino e ripeté con più forza: “Non aprire la porta del monastero oggi, ma dopo che sarai salito sulle mura, scaccia i pirati… e fai in modo di pentirti, perché mio Figlio è arrabbiato con te”.
Ripeté per la terza volta l’avvertimento: “Oggi non aprire la porta del monastero…”. Dopo il dialogo, la Madonna e il suo Santo Bambino furono nuovamente restaurati come icona.
L’Abate, pieno di ammirazione, chiamò a raccolta tutti i Padri, raccontò loro gli eventi soprannaturali che si erano verificati e ripeté loro le parole che aveva sentito dalle labbra della Vergine Maria e del Divino Bambino a sua Madre.
Tutti si voltarono stupiti verso l’icona miracolosa. E il loro stupore crebbe.
La resa dell’immagine era stata trasformata. La composizione era completamente cambiata e non assomigliava affatto alla vecchia immagine. La forma fu conservata come appare oggi. La Vergine tiene la mano di Cristo sotto la bocca e inclina la testa verso destra per evitarla.
La sua espressione facciale è piena di infinita indulgenza, amore, simpatia e affetto materno. Sebbene Cristo sia raffigurato come un bambino, ha un volto severo come il Giudice.
Questa icona è davvero fatta a mano, perché è stata realizzata nella forma in cui si trova oggi, non da mano umana, ma dalla Grazia di Dio, dopo il miracoloso intervento della Madonna per il salvataggio del Monastero.
Fu chiamata “Panagia Paramythia”, che significa “La Consolatrice”. E a ragione, perché, come dicono i pellegrini del monastero, che non ne hanno mai abbastanza di vederla, la vista della dolce espressione del volto della Vergine riposa, lenisce, calma e conforta l “anima dell” uomo.
Questo miracolo rivela ancora una volta l “orgoglio materno della Vergine Maria nell” intercedere per i peccati degli uomini “presso suo Figlio e Dio” e le sue intercessioni salvifiche grazie alle quali essi vengono sollevati dalle sofferenze che giustamente meritano per la moltitudine dei loro peccati.
- Transazione garantita al 100%!
- Garanzia 100% soddisfatti o rimborsati!
- Consegna immediata dei prodotti che abbiamo in magazzino.
Reviews
There are no reviews yet.