Vergine Maria Gerontissa Icona in argento e colori a smalto, copia esatta dell’arte bizantina.
Celebrazione 2 dicembre
La caratteristica di questa icona è che la Vergine Maria è raffigurata a pieno viso in atteggiamento di preghiera senza Cristo. L’immagine presenta un vaso che ricorda un miracolo della Vergine Maria.
L’icona è una copia dell’icona a mosaico della Vergine Maria Gorgopica, che si trovava nel Santo Monastero di Pantokrator a Costantinopoli.
Ha preso il nome da un altro miracolo avvenuto durante la preparazione del sonno di un abate ortodosso.Il miracolo è il seguente:
A un vecchio abate malato, la Vergine Maria gli rivelò il giorno del suo sonno. Il desiderio dell’anziano era di ricevere il Santissimo Sacramento prima di andare al Signore. Così pregò il sacerdote, che era un ministro, di fare più in fretta per poter arrivare alla comunione. Il ministro, però, era in ritardo e l’anziano rischiava di non arrivare a ricevere la comunione. Poi dall’icona della Vergine Maria si è sentita una voce arrabbiata che chiedeva al ministro perché fosse in ritardo e l’anziano rischiava di non arrivare a ricevere la comunione. Il funzionario si adeguò e fece subito il suo dovere. Da allora, questa icona della Vergine Maria fu chiamata “Gerontissa”, perché assecondava il desiderio e la richiesta dell’anziano abate.
Un altro miracolo di Nostra Signora degli Anziani è il seguente:
Durante il regno dell’imperatore Costantino Monomaco[1], l’icona della Vergine Maria di Antifonetria compì il seguente miracolo nel monastero di Constamonitou[2] sul Monte Athos. Il 1° agosto, quando la nostra Santa Chiesa celebra la festa dell’Assunzione della Santa e vivificante Croce, l’allora rettore del monastero di nome Agatone era molto triste perché il monastero mancava del necessario per la correttezza e la luce della chiesa. Era la vigilia della festa del ricordo della reliquia del santo protomartire Stefano, patrono del monastero, ed essendo così addolorato supplicò la Vergine con calde lacrime, inginocchiandosi davanti alla sua Santa Icona per tutta la notte. Assonnato e stanco com’era, si addormentò per un po’ e subito entrò in trance e sentì una voce dall’icona della Vergine Maria Antifonessa che gli diceva di non essere triste e afflitto, perché lei si prende cura di tutto sul Monte Athos.
Infatti, a conferma di quanto detto, la giara della chiesa fu riempita d’olio, così come il resto dei contenitori del monastero per le necessità della vita. Quando Agatone lo seppe, si svegliò felice e meravigliato della visione. Subito uscì e si recò al tempio. Quando scoprì che l’orcio dell’olio era pieno. Sono rimasto sorpreso e lui ha proclamato a gran voce il miracolo a tutti i fratelli”.
Il vaso raffigurato sulla copertina fu realizzato per commemorare un miracolo della Vergine Maria nel XVII secolo. A quel tempo il monastero non aveva olio e, sebbene le necessità fossero grandi, le carenze erano enormi e di conseguenza i monaci abbandonarono il monastero. L’abate aveva pregato l’Anziana e aveva riposto in Lei tutte le sue speranze. Una mattina, dopo le preghiere dell’abate, i Padri videro l’olio sgorgare dall’ingresso del magazzino dove erano conservate le giare vuote. “Quando entrarono videro una delle giare, che sopravvive ancora oggi, traboccare di olio. Con questo olio, il cui flusso era inarrestabile, riempirono tutti i vasi vuoti del magazzino e solo allora smise di sgorgare.
Chiediamo alla Madonna di intercedere per la salvezza delle nostre anime presso suo Figlio e Dio, perché “la supplica della Madre vale molto per la grazia del Salvatore”, affinché possiamo meritare di godere dei beni eterni del Paradiso. La Madonna è la madre di tutti noi, abbiamo costantemente bisogno del suo aiuto e abbiamo il dovere di invitarla a venire ad aiutarci.
E per questa grazia, o Cristo, Dio si merita noi e le cose buone del piacere.
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