Icona L’Assunzione della Vergine
Quadro argentato con cornice intagliata e vetro.
La Madonna, la Vergine Maria, la Madre di Gesù Cristo, come essere umano, ha lasciato questo mondo. I fedeli cristiani ortodossi celebrano con speciale splendore questo fatto, della sua morte; ma noi non la chiamiamo “morte” ma sonno. Così, il 15 agosto si celebra l’Assunzione della Vergine Maria. E non solo, come si sente nell’ortodosso di questo giorno, onoriamo la sua metastasi.
L’icona sacra dell’Assunzione della Vergine Maria è sfaccettata. Ma in tutto lo spettacolo spiccano due persone: Cristo e la Vergine.
Il nostro Cristo con la sua statura egemonica che regge l’anima della sua Vergine Madre, un bambino, e il grasso corpo della Vergine.
L’immagine è dominata dal letto funebre, ornato da un ricco mantello, dove la Vergine riposa con le braccia incrociate.
Una spessa candela sta bruciando davanti a un semplice candeliere. Proprio dietro il letto funebre e al centro sta Cristo con il suo corpo in una strana svolta a destra, verso il capo di sua Madre.
Nelle sue braccia protese nella stessa direzione, tiene la sua anima, che ha la forma di un bambino avvolto con le braccia incrociate. La gloria lo circonda.
Al suo interno sono dipinti in alto quattro angeli a sei ali e in bianco e nero che incorniciano Cristo con gesti ed espressioni di dolore sui volti…
Appena sopra Cristo in cima all’arco dell’immagine si sono aperte le porte del cielo e si vedono due angeli, sempre in monocromia, accovacciati con le mani coperte per prenderne a turno l’anima.
Alla testa e ai piedi del letto funebre sono raccolti i dodici apostoli con espressioni, atteggiamenti e gesti che mostrano profondo dolore.
Pietro incenso sul capo della Vergine, e l’apostolo Paolo e il teologo Giovanni si chinano ai suoi piedi e la baciano.
Dietro ci sono tre vescovi con i libri aperti e a sinistra, sullo sfondo, tre donne in lutto.
La composizione è chiusa sullo sfondo, dietro i gruppi di studenti, da due convenzionali edifici antichi. Tra questi si legge la scritta I KOIMISIS TIS TH (EO) TOKOU”.
I quattro (raffigurati tre) Gerarchi che assistettero all’Assunzione furono: Giacomo il Dio fratello, Ieroteo, Dionisio l’Areopagita e Timoteo. Hierotheos non è raffigurato.
In alcune immagini vediamo sul bordo destro della casa Giovanni il Damasceno con in mano un foglio (papiro) con la seguente scritta: un altro foglio che dice: “Woman in death, ᾿λλ᾿ ὑπερφυῶς καὶ μητέρα Θεοῦ εἰδότες, πανάμωωνάμωωνάμωωνάμφυῶς
La tristezza può essere vista su tutti i volti, ma mescolata a una dolce speranza. È la “felicità”, il “lutto gioioso”, caratteristica dei credenti che vivono in attesa della risurrezione.
Lo vediamo nei tropi della festa, che a volte sottolineano il terrore e il timore reverenziale degli Apostoli, che presentano per piangere e talvolta ne sottolineano la gioia, che esprimono con salmi e inni.
Alcune immagini mostrano nuvole nel cielo che portano gli apostoli a Gerusalemme.
In molte immagini dell’Assunta è dipinto l’episodio dell’angelo che con la spada taglia le mani di Jephonia. (Questo è l’ebreo che ha cercato di gettare a terra la reliquia della Vergine).
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