Icona della Vergine Maria Trichirousa. Icona d’argento copia esatta dell’arte bizantina.
La parte metallica è placcata in argento puro 999 e oro 24K, mentre la parte dipinta è realizzata su tela, secondo il metodo tradizionale dell’agiografia bizantina.
Dimensioni: 35,00 x 25,00 cm
La Madonna Tricherousa appartiene alla tipologia iconografica dell’Hodegetria. Proviene dal monastero di San Sava di Gerusalemme.
L’icona miracolosa della Vergine di Tricherousa era un cimelio di famiglia di San Giovanni di Damasco, che la custodiva con venerazione nella cappella della sua casa. San Giovanni Damasceno fu il primo consigliere di Walid nell’anno 705-715, califfo di Siria, per tutte le questioni necessarie riguardanti la popolazione cristiana di quella regione. Proprio in quel periodo, quando Leone III l’Isaurico era imperatore di Costantinopoli, scoppiò l’iconoclastia. La venerazione delle icone sacre era considerata idolatria. San Giovanni Damasceno divenne un fervente sostenitore delle Sacre Icone e con i suoi scritti placò gli iconoclasti.
L’imperatore Leone III, per liberarsi della presenza di San Giovanni Damasceno, lo calunniò presso il califfo Walid, accusandolo di pensare di occupare segretamente Damasco. Il califfo ordinò che San Giovanni Damasceno fosse immediatamente arrestato e che gli fosse tagliata la mano destra nella piazza di Damasco. L’ordine è stato eseguito immediatamente. Il Santo ricevette la mano mozzata e per tutta la notte pregò in ginocchio la Vergine Maria di guarirlo per poter continuare la sua dura lotta per l’Ortodossia. Così facendo, si addormentò per un po’ e poi vide in una visione la Vergine Maria, attraverso la sua Santa Icona, che gli diceva che d’ora in poi la sua mano sarebbe stata guarita. Il Santo si svegliò e vide che la sua mano era stata restaurata ed era sana. Per la gioia, si preoccupò di porre un’effigie d’argento della sua mano sotto la parte sinistra dell’icona della Vergine Maria.
Da questo incidente, l’icona della Vergine Maria prese il nome di Tricheroosa. Dopo questo evento miracoloso, San Giovanni Damasceno decide di farsi monaco presso la Lavra di San Sava il Santificato in Palestina. Con lui c’era l’icona della Vergine Maria di Tricherousa. Nell’anno 1217 San Sava di Hilandarion, in seguito chiamato Simeone, passando dal Santo Monastero di San Sava il Consacrato, portò con sé l’Icona della Vergine del Latte e l’Icona della Vergine di Tricherousis e le trasferì nel Santo Monastero di Hilandarion sul Monte Athos, dove la Santa Icona rimase fino all’anno 1347. Poi il serbo Kralis Drousan, che stava per partire per la sua patria, venne sul Monte Athos e prese l’icona della Trichera come benedizione.
L’icona era ospitata nel Santo Monastero di Studenice, in Serbia. Quando all’inizio del XV secolo i serbi furono informati che rischiavano di essere ridotti in schiavitù dai turchi, presero immediatamente la Santa Icona della Vergine Maria di Tricherousa dal monastero serbo e la misero sul dorso di un asino, lasciando l’animale libero di condurla ovunque la Vergine Maria volesse. E infatti, miracolosamente, questo tranquillo animale ha attraversato tutta la Serbia, la regione greca della Macedonia ed è giunto sul Monte Athos, al Santo Monastero di Hilandar, dove i monaci l’hanno accolta con onori e litanie. Questo asino benedetto, secondo la sacra tradizione, non appena l’Icona fu posta nel Santuario del Monastero, cadde morto.
Ancora oggi, la Santa Icona di Nostra Signora di Tricherousa è considerata la Badessa del Santo Monastero di Hilandar e la Patrona del popolo serbo-ortodosso.
Questa Icona suscita grande stupore ed emozione in coloro che la venerano.
Reviews
There are no reviews yet.