Icona di Gesù Cristo del Sinai serigrafata a mano su fondo oro lucido in varie dimensioni.
Cristo Pantocratore , come si tramanda, è un’immagine bruciata a grandezza naturale della prima metà del VI secolo, situata nel Monastero di Santa Caterina del Sinai. C’è una leggera asimmetria negli occhi, che cattura l’attenzione dello spettatore. Cristo, avvolto in una veste viola, tiene un grande vangelo chiuso e benedice. È proiettato su un edificio simmetrico, dove si apre una grande nicchia. La profondità è di un blu intenso, più chiaro sopra, dove brillano due stelle dorate a otto punte. Un ampio cerchio ciano profondo circonda l’alone dorato.
Il Signore è raffigurato frontalmente, ma i suoi lineamenti – capelli, sopracciglia, occhi, baffi, barba – sono completamente asimmetrici. Il volto pallido, lo sguardo distante, l’abbigliamento bidimensionale conferiscono un carattere trascendentale alla figura nobile dell’Uomo-Dio, che iconograficamente viene associata alla rappresentazione di Cristo di Calcide a Palazzo Santo e alla raffigurazione di Gesù sulle monete di Giustiniano II. Il dipinto, di eccezionale arte, è attribuito a una bottega di Costantinopoli ed è probabilmente il più antico sopravvissuto.
Tutte le icone della festa ortodossa sono realizzate in qualsiasi dimensione.
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