Icona di Santo Stefano con serigrafia eseguita a mano su fondo oro lucido in varie dimensioni.
27 dicembre vacanza
Santo della Chiesa cristiana. È chiamato il “primo martire”, perché è stato il primo a testimoniare per Cristo. La sua memoria è celebrata dalla Chiesa ortodossa il 27 dicembre, il ritrovamento delle sue spoglie il 15 settembre e il ritrovamento il 2 agosto. Le Chiese occidentali (cattolica romana, anglicana, luterana) lo commemorano il 26 dicembre.
Stefano fu il primo e il più illustre dei sette diaconi, che erano stati eletti e ordinati dagli apostoli per aiutare i poveri, gli orfani e le vedove con i pasti comuni e con qualsiasi altro mezzo. Si distinse per la sua abilità oratoria e per la sua attività generalmente cristiana. Gli ebrei, vedendo la sua attività e temendo la sua azione, gli ordinarono di smettere di predicare. (Atti degli Apostoli, cap. V’, 1-8).
Li ignorò e continuò a predicare la Parola di Dio. Poi, alcuni ebrei intolleranti lo calunniarono per aver bestemmiato Dio, il Tempio di Salomone e il profeta Mosè. Con questa accusa fu arrestato e trascinato davanti al Congresso Ebraico per scusarsi ed essere processato. (Atti degli Apostoli, cap. f, 9-15). Stefano difese coraggiosamente la sua fede e accusò gli ebrei di essere crudeli con i profeti, che uccisero, e con tutto il popolo di Dio, sostenendo la divinità di Cristo. (Atti degli Apostoli, cap. VII, 1-53)
Stefano riuscì solo a far infuriare ulteriormente i suoi accusatori, che lo presero dalla camera del Consiglio e lo condussero fuori Gerusalemme, dove cominciarono a lapidarlo. Stefano accettò con calma la lapidazione con le parole “Signore Gesù, accogli lo spirito della mente” e inginocchiato pregò per i suoi persecutori, dicendo: “Signore, non imputare loro questo peccato”. Subito dopo rinunciò al suo spirito. La scena della lapidazione fu assistita anche da un giovane fariseo di nome Saulo, che custodiva le vesti dei lapidatori e approvò l’esecuzione di Stefano. (Atti degli Apostoli, cap. g’, 54-60). Fu il successivo apostolo Paolo. Secondo la tradizione, le spoglie del primo martire Stefanos furono portate dall’imperatore Costantino a Costantinopoli.
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